fb
Fuoco di Sant'Antonio: dieta consigliata visual

Fuoco di Sant'Antonio:
cibi da evitare e dieta consigliata

Una dieta varia, bilanciata e sana è un fattore essenziale, per aiutare il corpo a combattere l’Herpes Zoster. È infatti dimostrato che un adeguato apporto di vitamine e nutrienti, contribuisce a rafforzare il sistema immunitario.[1–3]

Fuoco di Sant'Antonio:
cibi e alimenti
da evitare

Sebbene non siano tanti gli studi mirati a determinare con esattezza il rapporto tra Herpes Zoster e alimentazione, è importante conoscere cosa mangiare con il Fuoco di Sant’Antonio per evitare di favorire l’aumento dei livelli di infiammazione sistemica. Ecco alcuni esempi di cibi da evitare [1-6]:






Herpes Zoster: alimentazione

I cibi e le bevande sopra elencati possono alterare in senso negativo la risposta immunitaria aumentando i livelli di infiammazione sistemica. Infatti, l’eccesso di zuccheri semplici, acidi grassi omega-6 (“grassi cattivi”, in opposizione ai “grassi buoni” omega-3) e l’eccesso di sale, contenuti negli alimenti sopra indicati, promuovono il rilascio di molecole dell’infiammazione, di radicali liberi e l’inibizione della funzionalità delle cellule del sistema immunitario.[4, 5] Questi fattori, presi insieme hanno un ruolo negativo nel percorso di guarigione dall’Herpes Zoster. Uno stato nutrizionale ottimale è fondamentale per modulare i processi di stress infiammatorio e ossidativo, tutti interconnessi con il sistema immunitario.[1-6]

Fuoco di Sant'Antonio:
dieta consigliata

I costituenti dietetici e nutrizionali noti per esercitare proprietà antinfiammatorie e antiossidanti includono gli acidi grassi omega-3, la vitamina A, la vitamina C, nonché una varietà di sostanze fitochimiche, come i polifenoli e carotenoidi ampiamente presenti negli alimenti di origine vegetale.[4] Inoltre, la fibra alimentare presente negli alimenti a base vegetale è stata associata a vari benefici per la salute tra cui proprietà antinfiammatorie, attraverso la fermentazione da parte del microbiota intestinale e la conseguente formazione di composti metabolici, in particolare acidi grassi a catena corta (SCFA): tali composti attivi antinfiammatori potrebbero essere importanti nell'omeostasi generale dell'infiammazione e dello stress ossidativo, sia prima che durante l'infezione acuta.[4]

Un recente studio ha infatti dimostrato come gli individui che mangiano meno di una porzione di frutta a settimana hanno più di tre volte il rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio rispetto agli individui che mangiano più di tre porzioni al giorno.[1]



Gli alimenti suggerti pertanto sono:

Altri suggerimenti alimentari

I probiotici, contenuti ad esempio nello yogurt, sembrano essere utili nel ridurre la durata e l’intensità dei sintomi delle infezioni [6]

Aggiungere alla dieta varia e bilanciata il regolare consumo di alimenti ricchi in probiotici quali yogurt, kefir, skyr o integrare la dieta con prodotti farmaceutici a base di probiotici, può contribuire al trattamento del Fuoco di Sant’Antonio.

Infine, data la associazione tra il Fuoco di Sant’Antonio e lo sviluppo di malattia trombotica, si suggerisce di bere una adeguata quantità di acqua, almeno 2 litri al giorno, tenendo conto però eventuali restrizioni consigliate dal medico per pazienti con scompenso cardiaco, insufficienza renale, insufficienza epatica, etc.[1-6]






Se presenti sintomi riconducibili all’Herpes Zoster [7], rivolgiti al tuo medico di fuducia.






  1. Thomas SL, Wheeler JG, Hall AJ (2006) Micronutrient intake and the risk of herpes zoster: a case-control study. Int J Epidemiol 35:307–314. https://doi.org/10.1093/ije/dyi270
  2. Mailoo VJ, Rampes S (2017) Lysine for Herpes Simplex Prophylaxis: A Review of the Evidence. Integr Med (Encinitas) 16:42–46
  3. Gaby AR (2006) Natural remedies for Herpes simplex. Altern Med Rev 11:93–101
  4. Iddir M, Brito A, Dingeo G, et al (2020) Strengthening the Immune System and Reducing Inflammation and Oxidative Stress through Diet and Nutrition: Considerations during the COVID-19 Crisis. Nutrients 12:. https://doi.org/10.3390/NU12061562
  5. Yi B, Titze J, Rykova M, et al (2015) Effects of dietary salt levels on monocytic cells and immune responses in healthy human subjects: a longitudinal study. Transl Res 166:103. https://doi.org/10.1016/J.TRSL.2014.11.007
  6. Lopez-Santamarina A, Lamas A, Mondragón ADC, et al (2021) Probiotic Effects against Virus Infections: New Weapons for an Old War. Foods 2021, Vol 10, Page 130 10:130. https://doi.org/10.3390/FOODS10010130
  7. Cohen et al. (2013). Herpes Zoster. New England Journal of Medicine, 369(3), 255–263. https://doi.org/10.1056/nejmcp1302674