In alcuni casi il Fuoco di Sant’Antonio può comportare sintomi e complicanze che possono essere più o meno severe e durature, arrivando anche a compromettere la qualità di vita di una persona1.
La complicanza più comune può dare origine a dolori nevralgici severi e persistenti, altre complicazioni possono coinvolgere il nervo facciale, il nervo ottico e l’orecchio.2,3,4
La Nevralgia Post-Erpetica è la complicanza
più comune, con un’incidenza che aumenta
parallelamente con l’età.
Causa un dolore molto forte a livello del nervo
coinvolto, che perdura per almeno 90 giorni
dopo l’eruzione cutanea, e un prurito intenso.
La durata della nevralgia post-erpetica
è variabile da pochi mesi ad anni o, addirittura,
per tutta la vita con impatto negativo
e disabilitante sulla qualità della vita
dell’individuo5,4
L’Herpes Zoster oftalmico può verificarsi quando l’infezione coinvolge il nervo trigemino,
con possibile infiammazione del nervo ottico, glaucoma, ulcere e cicatrici sulla superficie dell’occhio.
Questa complicanza può portare a:
La Sindrome di Ramsay Hunt, si verifica quando l’infezione coinvolge il nervo facciale, vicino all’orecchio.
Oltre all’eruzione cutanea più dolorosa, questa sindrome può causare:
Tra le altre possibili complicanze del Fuoco di Sant’Antonio troviamo:
I sintomi e le complicanze da Fuoco di Sant’Antonio o Herpes Zoster possono essere più severi e duraturi
nei pazienti immunocompromessi.7,8
La vaccinazione riduce il rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio
ed è offerta gratuitamente ai soggetti ad aumentato rischio e ai sessantacinquenni,
secondo il Piano di Prevenzione Vaccinale 2017-2019.9
Chiedi al tuo medico come puoi proteggerti con la vaccinazione.