fb Lo sai che il 90% degli adulti ha già contratto il virus della varicella e potrebbe sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio? Non affidarti al caso, parla con il tuo medico, puoi prevenire il Fuoco di Sant’Antonio con la vaccinazione. Lo sai che il 90% degli adulti ha già contratto il virus della varicella e potrebbe sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio? Non affidarti al caso, parla con il tuo medico, puoi prevenire il Fuoco di Sant’Antonio con la vaccinazione.

Il Fuoco di Sant’Antonio: cos'è, come si manifesta e diagnosi.

L’ Herpes Zoster, il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio, è una malattia infettiva scatenata dalla riattivazione del virus che causa la varicella: tutte le persone che hanno avuto la varicella sono potenzialmente a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio1.
Questa malattia, comune ma poco conosciuta, viene spesso sottovalutata dalle persone, benché i sintomi e le complicanze possano compromettere la qualità di vita2. Scopri come e perché si manifesta e come riconoscerla.

Herpes Zoster: etimologia del termine.

La denominazione «Herpes Zoster» ha un’origine antica. Il suo nome deriva dalla composizione delle parole "herpetón" e "zoster", che in greco classico significano "serpente" e "cintura". Infatti, la malattia nella maggior parte dei casi si manifesta con eruzioni vescicolari brucianti e dolorose, distribuite sul tronco proprio come fosse una cintura che abbraccia un solo lato del corpo. Nella tradizione popolare, poi, l'Herpes Zoster è noto anche come “Fuoco di Sant’Antonio". Si narra infatti che l’eremita Sant’Antonio Abate, fu tormentato nel deserto dal diavolo che si manifestava sotto forma di serpente attaccandolo, al quale l’abate resistette riportando però gravi e dolorose ustioni.

Che cos'è il Fuoco di Sant’Antonio?

Il Fuoco di Sant’Antonio conosciuto anche come Herpes Zoster è una malattia frequente e dolorosa causata dalla riattivazione del virus della varicella che può verificarsi a seguito di un declino immunitario dovuto ad esempio all’avanzare dell’età3, a malattie concomitanti e/o a condizioni di immunocompromissione4.

Il Fuoco di Sant’Antonio è caratterizzato da manifestazioni cutanee e neurologiche che possono essere molto dolorose, limitando la qualità di vita della persona4,2.

Il Fuoco di Sant’Antonio è prevenibile attraverso la vaccinazione, offerta gratuitamente ai soggetti ad aumentato rischio e ai sessantacinquenni, secondo il Piano di Prevenzione Vaccinale 2017-20195 chiedi subito al tuo medico come puoi proteggerti.

Come si manifesta il Fuoco di Sant’Antonio?
I sintomi iniziali della patologia.

Inizialmente l'Herpes Zoster può manifestarsi con formicolio o sensazione dolorosa in una zona della pelle, mal di testa o sensazione generale di malessere6. A questo, qualche giorno dopo può seguire un’eruzione cutanea, che si manifesta con:

  • Vescicole pruriginose a grappolo generalmente localizzate sul dorso e su un solo lato del corpo, ma che può comparire ovunque, anche sul viso1,6.
  • Intenso dolore, spesso associato all’eruzione cutanea che in alcuni casi può dare luogo alla nevralgia post erpetica, una complicanza che può durare mesi o anni3, compromettendo la qualità di vita di un individuo6,2
  • Persistenza dell’eruzione che può prolungarsi anche fino a 4 settimane6.

Se stai accusando uno di questi sintomi, parlane con il tuo medico.

Diagnosi ed esami per l'infezione da Herpes Zoster.

La diagnosi dell’infezione da Herpes Zoster è clinica e di norma non necessita test di laboratorio7.
Solitamente è accertata dal medico sulla base della comparsa dell’intenso dolore e delle tipiche vescicole pruriginose che si manifestano a grappolo generalmente localizzate sul dorso o su un lato del corpo.7

Sfoglia il volantino Volantino

  1. Società Italiana d’Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. (2019). Vaccinarsi. Herpes Zoster. https://www.vaccinarsi.org/scienzaconoscenza/malattie-prevenibili/herpes-zoster.
  2. Werner RN et al. (2017). European consensus-based (S2k) Guideline on the Management of Herpes Zoster - guided by the European Dermatology Forum (EDF) in cooperation with the European Academy of Dermatology and Venereology (EADV), Part 2: Treatment. J Eur Acad Dermatol Venereol. ;31(1):20-29
  3. Harpaz et al. (2008). Prevention of herpes zoster: recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP). MMWR Recomm Rep 2008;57:1-30
  4. Cohen JI. (2013) Clinical practice: Herpes zoster. N Engl J Med. ;369(3):255-263
  5. Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019
  6. Istituto Superiore di Sanità. (2019). Herpes Zoster. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/h/herpes-zoster#bibliografia. Data di ultimo accesso: Agosto 2021
  7. Saguil et al. (2017). Herpes Zoster and Postherpetic Neuralgia: Prevention and Management. Am. Fam. Physician 96, 656–663.

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